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New York 1969, i gays si stanno affermando. I primi clubs new-yorkesi emergono in massa e la semplice lettura dei loro nomi (spesso di terminologia francese) pare magica.
Ci sono i vari “Shepheards” oppure ancora “L’Oursin” ma anche “Le Jardin”, “12 West”, “Sanctuary”, “Hollywood”, “Limelight – Fashion Disco”, “Salvation”, “10th Floor”, “Haven”, ecc… Michael Capella, Francis Grasso, Dj Guttadero e David Rodriguez sono alcuni dei primi djs fondamentali.
E se la disco (il genere musicale) non esiste ancora, loro ne inventano le basi miscelando R’n’B, Jazz e Latin music. Esempi ? Booker T and the MC’s: “Soul Limbo”, The Supremes: “Sing”, Santana…
Dopodiché ci fu un club non come gli altri, un club che avrebbe scombussolato tutto. Situato all’angolo di Broadway e di Bleecker Street nel quartiere di Chelsea, a New York, il “Loft” aprì i battenti nel 1971. In realtà non era un club, ma un vero loft, un appartamento nel quale viveva il dj ed organizzatore David Mancuso.“Siamo tutti dei Loft Babies”. La favolosa storia della House music inizia così, con duecento fedeli riuniti ogni week-end al Loft. Per entrare occorreva avere la Card e non era molto facile ottenerla. Bisognava amare la musica follemente quanto Mancuso ed (accessoriamente) essere gay. Blacks, latinos e bianchi tutti insieme che ballavano sul suono del miglior sound-system della città . Per la prima volta, un locale notturno possedeva un suono cupo assiato su dei bassi così assordanti che rendeva pazzi tutti i Loft Babies. Scappando alle autorità dicendo di queste feste che erano private, Mancuso non poteva quindi vendere alcol.
Ma per Mancuso, il fatto di non essere veramente un club gli permetteva di chiudere quando gli pareva. E quindi i parties duravano delle ventine d’ore ed era “in” arrivare al locale il più tardi possibile. Non prima delle 6 in ogni caso. David Mancuso fu il primo ed ultimo dj culto. Proseguirà l’avventura del Loft, da appartamenti ad appartamenti, di Loft in Loft.
E connobbe innumerevoli difficoltà con le autorità . In 1979, grazie ai suoi calzini, si salva di un processo… Infatti, accusato di organizzare serate a scopo di lucro (un motivo come un altro di chiudere questo luogo per gay), è il suo amico Mel Cheren che apportò la testimonianza salvatrice:
“Vostra Eccellenza, come volete che un uomo che, senza fare attenzione, mette ogni mattina calzini diversi l’uno dall’altro possa avere un minimo senso di business ???!!”
Mancuso, puritano ! Ed è ancora tutt’ora dj con le sue tre particolarietà : il suono è volutamente basso, non mixa (si accontenta solo di mettere i dischi uno dopo l’altro) e non cerca di fare il furbo programmando dischi sconosciuti. Le uniche cose che lo interessano, sono la qualità della musica e l’intelligenza nel programmarla.L’ambiente non la tecnica ! In effetti, ne ha piene le scatole dei dj tecnicamente bravi e di questa ossessione moderna di mixare in tempo i dischi. Lui stesso s’è tolto il mixer:
– Solo due piatti, comme ai vecchi tempi ! Dicevi già nel 1983 !!!!Altro pioniere: Nicky Siano !
A 14 anni, entra nei suoi primi clubs.
A 16 anni possiede la sua Card di membro al Loft e a 17 anni (nel 1971), approffitta della chiusura estiva del locale per aprire il “Gallery”.
Il club ebbe un successo impressionane ed accoglieva artisti come Grace Jones o Loleatta Holloway per i loro primi shows.
Nicky diventò inoltre il primo dj riconosciuto dall’industria del disco che iniziava a capire che un dj poteva (da sé) fare diventare una traccia una hit.Frankie Knuckles e Larry Levan...
Diventeranno le mamelle creatrici della House Music. In 1969, Frankie Knuckles appena quindicenne incontra un giovane Larry Levan.
In 1972, sono entrambi impiegati al Gallery da Nicky Siano.
Scoprono così i loro primi giradischi approffittando dei consigli di Siano.In 1972, la Disco music non esisteva ancora, ma un suono proveniente da Philadelphia dei due produttori Kenny Gamble e Leon Huff era molto in voga. La loro casa discografica si chiamava P.I.R. (Philadelphia International Recordings) ed inventarono il Philly Sound. E’ la Disco di prima forma; uno stile sinfonico, ricco, sontuoso con lyrics universali. Sotto l’orchestrazione da genio di Vince Montana Junior, tutte le registrazioni di Gamble e Huff (Billy Paul, O’Jays, MFSB…) si fanno con un orchestra composto dalle migliori corde della regione.
1973, l’epoca è Glam, Broadway incontra T-Rex e la Disco s’imporrà . A New York tutti i djs sono alla ricerca di un disco oscuro “Soul Makossa” firmato da uno sconosciuto Manu Dibango. Certi considerano questo disco come il primo pezzo Disco, ma potrebbe essere anche e benissimo “Armed and extremely dangerous” di First Choice oppure (grossa hit) il “Superstition” di Stevie Wonder.
1974, Miami, porto tra Stati Uniti e Cuba, è il punto di partenza di una produzione di Disco intensa. H.W. Casey e Richard Finch producono George Mc Crae “Rock you baby”, poi KC & the Sunshine Band… Tutto quanto finirà al numero uno accanto a Barry White e Van Mc Coy. Sono le prime hits Disco.
PAROLE DI UN PIONIERE: TIM MOULTON“E’ vero che dal ’74 si sentiva tanta Disco sulle radio, ma il problema era che tutti i brani duravano troppo poco. Solo 3 minuti ! Appena il tempo per il pubblico di abituarsi che già era finito. Il mio sogno era quindi di poter mettere le mani sui nastri orginali e di mixarli a mio modo per il mio pubblico.”
Tim Moulton è il piccolo genio della Disco. Non meno di cinque invenzioni di ordine musicale a suo attivo; slip-cueing, break, medley, remix ed il mix. Dj al club “Sandpiper” a Fire Island (New York), Moulton aveva la particolarità di non mixare live. Faceva i suoi mixaggi a casa e li portava poi al club. Ammetteva di essere affascinato dalle reazioni del pubblico per poter mixare allo stesso tempo.Aveva così a casa sua un materiale technologico impeccabile, un real home-studio prima dell’ora. Grazie a Mel Cheren, lavora su nastri di un pezzo di Will Downing. Sarà il primo remix della storia della Dance music. Dopodiché, tra il ’73 e ’74 dobbiamo notare un centinaio di dischi che riportano la scritta “A Tom Moulton mix”. L’altra invenzione essenziale che gli dobbiamo, fu una scoperta dovuta alla fortuna:
“Avevo finitoun mix di Al Downing” e mi occoreva nell’ora una copia stampata. Al che, Joe Rodriguez il mio assistente mi segnalò che avevamo finito i formatti 10inches. Fa niente ho detto a Joe di prendere un 33 Giri (12inches) farà lo stesso l’affare. Mi ricordo ancora delle nostre facce quando abbiamo scoperto quanto la dinamica ci guadagnava.” Avevano appena scoperto il noto Disco-mix.Certo, ci sono altri personnaggi, altri djs o produttori-chiave, altre città che New York, ma anche più persone attratte dalla Disco. Perché la Disco dà ad ognuno la fortuna di diventare una star anche se solo per una notte ! Infatti, la Disco incarna nella musica il sogno americano disponibile per tutti, che siate manovali a Bergamo o segretarie nel Bronx.
Nel 1975, Neil Bogart firmò sulla sua label “Casablanca records” il “Love to love you baby” di Donna Summer, prodotto da Giorgio Moroder. 17 minuti di sesso, ritmi dalla messa in avanti di un suono nuovo, di una ritmica nuova; il “Bass Drum”. Per la prima volta i sintetizzatori danno la cadenza al tempo.
In Europe, Moroder e Cerrone ascoltano le Rhythm-Machines di Kraftwerk e decidono di utilizzarle a modo ‘Dance music’. La Disco diventa tecnologica.
In 1976 la Disco invade i media con gruppi come Village People, Gloria Gaynor, Dolly Parton, Loleatta Holloway, Bee Gees, The Jacksons, Sylvester, Sister Sledge, Thelma Houston, Candy Station, Silver Connection ed esplode nel mondo questa “febbre del sabato sera”. Ovunque ! Che sia in discoteche e clubs, nei negozi di dischi, in radio, per le strade, al cinema, ecc…
In quel momento, si passa da una realtà strettamente new-yorkese, gay, esigente ed appassionata ad una visione mondiale. E quindi tutti si mettono a fare Disco ! Ma il gruppo di traino di quel periodo Disco è composto rispettivamente dal chitarrista e bassista Nile Rodgers e Bernard Edwards detti i Chic !!!
Per il meglio ed il peggio, lo Studio 54 rimane il più celebre dei clubs Disco. Situato nei vecchi studi della televisione al 254 della 54ma strada, l’avventura fu diretta da due amici di Università : Steve Rubell e Jan Schrager. Il 26 aprile 1977 il 54 ha il piacere di aprire per la prima volta. Accoglierà gente prestigiosa come Cher, Elton John, Andy Warhol, ecc… Ed all’interno la gente si lascia andare completamente. Nicky Siano ne era il resident dj. Il 54 chiude i battenti il 2 febbraio 1980. Rubell e Schrager vanno in galera. Adesso, Steve Rubell è morto di AIDS e Ian Schrager si è orientato nella gestione di hotel internazionali di prestigio: l’Hotel Delano di Miami è suo.
Ma torniamo all’inizio dell’anno 1977.
Situato su King Street in pieno Greenwich Village, aprì i battenti un nuovo club. Il suo dj è un personnaggio che abbiamo già incontrato più giovane: Larry Levan. Ha fatto strada, è diventato un dj, uno vero. E durante 10 anni, dal 1977 al 1987 ebbe il suo luogo, la sua residenza, il suo tempio. Il Paradise Garage ! Il club era immenso, ma era comunque riservato ai suoi membri che avevano ognuno la propria Card. Ma attenzione ! Nessun membro VIP, qua non si era allo Studio 54, qui si chiedevano persone vere e profonde ! Dei veri amatori di musica, di Soul, di sonorità , latine ed africane, di gente che ballava tutta la notte, tutta la mattina, per vibrare sulla stessa pulsione !SEBASTIO JR, membro del Paradise Garage dal 1981 ha detto:
“Mi ricordo della mia prima volta al Paradise Garage, non dimenticherò mai l’ansia che mi veniva salendo questo lungo corridoio dove si sentiva il suono vibrare ovunque. Questo cazzo di Boom Boom cupo ! E lì bastassa spingere questi battenti ed eri in paradiso ! A volte pensavo che Dio era venuto ballare tra di noi ! 2000 persone unite per ballare, vibrare, urlare e cantare… Il corpo e l’anima ! Era così intenso ! Il mio miglior ricordo del Paradise Garage ? Hmm… Vers il 1982, una sera Levan alle due stoppa il suono prende il microfono e dice:
-Amici miei thank you ! Good to have you ! Attenzione è la sua prima performance live ! Da lunedì la sentirete su WBLS, C¹mon dance and sing to the sound of Madonna ! Era Madonna… Il suo primissimo show !”BEVIS HILLIER, membro del Paradise Garage dal 1978 ha detto:
“Il week-end della morte di Marvin Gaye nel 1983 tutti parlavano di questo fatto… Marvin assassinato dal proprio padre ! Larry ha aspettato fino al mattino… Non rimaneva quasi più nessuno e alle 9, Larry ha mixato un’oretta magica di Marvin Gaye e tutti insieme abbiamo ballato, cantato e pianto !”JOSH CURRY, membro del Paradise Garage dal 1977 ha detto:
“Nel Å’81 ci suonava per la prima volta una delle sue più belle produzioni, perché Larry era anche un gran produttore sapete ! Ed al momento del break del brano intitolato “Heartbreak” di Taana Gardner, c’è questa ritmica che imita il battito di un cuore e Larry l’ha mixata con un vero battito di cuore. Le luci rosse erano sempre più potenti ad ogni battito. E lui ha rallentato il disco, ha fermato l’heartbeat e ci fu un silenzio di morte !”VICKY WELSH, membro del Paradise Garage dal 1984 ha detto:
“Larry era uno strano tipo, sapete. Una volta, la serata era già iniziata e Larry dalla sua cabina da dj aveva notato che le palle Disco non erano pulite e lì, vi giuro… E’ sceso dalla sua console, ha preso una scala ed è andato lui stesso a pulire le palle Disco !
Il disco s’è fermato, il pubblico non diceva niente guardandolo. Poi ha messo un disco e la gente è impazzita !”NICK MUSTO, membro del Paradise Garage dal 1981 ha detto:
“E quando la serata era finita e tutti rientravano… Bèh… sapete cosa…??! Larry rimaneva dormire al Paradise Garage ! Dormiva là ! Questo club era la sua vita !”JOE HARDIGGAN, membro del Paradise Garage dal 1977 ha detto:
“Larry ci raccontava una storia”IL TITOLAIRE di VINYLMANIA, record shop a qualche passo del “Paradise”:
“Ho aperto il negozio con mia moglie nel 1978. All’inizio non si vendeva altro che che gli Stones ed i Beatles. Poi vidi sbarcare ogni domenica mattina della gente un pò sballatache mi chiedevano dei dischi di Larry. Larry di qui e di là , ma chi è questo Larry ? Voglio dire… Sapevo un pò di musica… Una volta che ho capito, ho assunto due impiegati che andavo al Paradise; Judy Russel e Manny Lehman. Avreste dovuto vedere quelle famose domeniche ! C’erano 30, 40 persone che erano in coda ad aspettare l’apertura del mio negozio. Manny posava sui piatti le Hit che Larry aveva appena suonato ed i dischi partivano come panini… Vendevamo anche 60 dello stesso pezzo in un ora !”Un giorno tutti i membri del Paradise Garage ricevettero questa lettera:
“Nelle nostre vite succede che qualcosa di magnifico si spenga. Questo ci rende triste, perché nous possiamo più vederlo, né sentirlo vicino a noi. Pertanto dobbiamo mantenere questa fiamma in cuore; non c’è nulla da rimpiangere.”
Era la fine del Paradise Garage, il 25 settembre 1987.Non era conosciuto quanto il Paradise Garage, ma il Fun House di Manhattan (26th Street) è però comunque essenziale. E’ un club di un nativo del Bronx; John Jellybean Benitez e la sua gang di Latin rascals; Arthur Baker e John Robie, gli inventori del suono elettro. La clientela è essenzialmente latino ed italo. Ci sono i periferici del Queen o di Brooklyn. I fans del Paradise Garage li trattano di B&T (Bridges & Tunnels). Jellybean Benitez ha lasciato il club nel giugno 1984. Il suo giovanissimo sostituto è una futura star: “Little”Louie Vega dei Masters at Work. Il Fun House chiude fine 1984.
E’ in quel momento preciso che interviene Chicago, la terza città degli Stati Uniti con un ghetto nero di 1,5 milioni di anime. E’ lì che si gioca il nodo della Storia. E’ lì che è nata la House Music.
Les storie si intrecciano e quella di Chicago ha un rapporto diretto con Larry Levan ed il Paradise Garage. Infatti, appena dopo l’apertura del Paradise, un promotore di Chicago che aveva appena aperto un club, il “Warehouse” è venuto fino a New York a cercarsi Larry Levan. L’unico inconveniente è che per nulla al mondo Larry voleva lasciare la sua “casa”, il Paradise Garage… E quindi c’andò il suo amico Frankie Knuckles. Il Warehouse connobbe un successo folgorante. La città non aveva mai visto un tale club e Knuckles apparve come lo stregone, il mago con tutta la scienza che aveva imparato a New York. Al Warehouse, attorno a Frankie Knuckles si trova tutta la comunità omosessuale black di Chicago. E poi c’è l’esplosione Disco e gli amanti della musica trovano finalmente, in quel posto, un luogo degno per la loro passione.
Musicalmente, Frankie Knuckles era portato sul Philly Sound. Ha sempre avuto un modo di fare chic e prezioso, e tutto questo si sente tra l’altro anche nelle sue produzioni.
Ma quando la Disco Sucks è caduta sugli States, la produzione è andata a picco. Il tempo si è riaddolcito ed il suono è diventato più Funk. Però a Chicago, i kids non volevano di una musica più moscia. Quindi Knuckles ha dovuto mettersi a “barrare”, a remixare i pezzi, ad allungarli, a metterci più breaks. Un pomeriggio del 1981, Frankie Knuckles camminando per le strade di Chicago trova l’insegna seguente all’ingresso di un bar: “Qui si suona House music”. E chiede in giro che cosa sia questa House music, al quale la gente risponde:
– Ma… frankie ! Questa è la musica che tu suoni al Warehouse !
Ma, nel 1981, Frankie Knuckles suonava della Disco… La House music non esisteva ancora ed aveva già il nome ! E quindi, anche nei negozi di dischi, c’erano già delle stampe che uscivano con il nome “House”. Questa parola veniva usata anche per abbreviare il nome del locale Warehouse. E poi, chiaramente, la House, è soprattutto la musica che si fa in casa. Bisogna dire che non costa molto. Mel Cheren di West End Records racconta spesso della House che non è altro che Disco music “on the budget” (senza soldi). Non c’è più l’occorrenza di un orchestra, basta avere queste due macchine:
– Roland 303 (generatrice di bassi)
– Roland 909 (generatrice di ritmi)E’ così che sono nate le tracks; i pezzi senza struttura pop, ma con una ritmica ed un groove potente, come quello che si sentiva al Warehouse.
In 1983, Frankie Knuckles litiga con il Warehouse. In breve, parte per aprire un nuovo club, il “Power Plant”. I titolari del Warehouse si trovano spiazzati. Bisognava trovare un nuovo Frankie Knuckles ! Sono quindi andati alla ricerca di un ragazzo californiano Ron Hardy ed hanno anche loro aperto un club nuovo, il “Music Box”. Ron Hardy è un nuovo mito della Storia della House music. Spinse l’arte del mix ancora più lontano di un Levan, perfezionando l’aspetto tecnico e permettendosi di tutto: suonare tre o quattro volte lo stesso brano in un ora o far durare lo stesso disco una mezz’oretta non stop ! La comunione con il pubblico è totale ! Mentre al Power Plant Knuckles prosegue sulla scia garage del Warehouse ed accentua l’aspetto black e gay militante, il Music Box di Ron Hardy è ben più sulfuroso, più ghetto anche. Il volume sonoro va oltre ogni limite. Ron Hardy et Frankie Knuckles hanno ognuno i propri fedeli che una volta usciti dal club tornano a
casa e su quelle famose Roland machines creano delle tracks nell’unico obbiettivo che i djs li suonino live.Jamie Principle è probabilmente il primissimo produttore del genere. Fan dei Depeche Mode, David Bowie e Prince, scrive nel 1983 due pezzi tra i primi di questo tipo:
– Your love
– Waiting for my angel
Se sappiamo che Marshall Jefferson, altro pioniere (memorabile con il suo “Move your body”), faceva i suoi brani per Ron Hardy, si può dire quindi che tra i clubs e la musica c’è reciprocità totale !Ufficialmente, il primo singolo House uscito in vinile è il “On & On” di Jesse Saunders in 1984. Un hit minore che ha permesso a Jesse Saunders di farsi un bel pò di soldi che ha velocemente speso in eccessi diversi. Jesse Saunders è stato spesso accusato di essere più interessato alle donne che neanche alla musica.
E poi i classici dell’ House furono la legione seguente:
– Lil Louis: “French Kiss”
– Steve “Silk” Hurley: “Jack your body”
– Joe Smooth: “Promised land”Chicago is House ! Il North Side era il territorio di Ron Hardy (dj deceduto tragicamente), il West Side era la zona d’influenza di Lil’Louis ed il South Side era il settore riservato a Jessie Saunders.Per una volta una nuova musica possedeva un media; uno show radiofonico and What A Show: “Hot Mix 5”, presentato tra gli altri da Farley Jackmaster Funk e Ralphi Rosario. Due ore di mix all’ora di pranzo ! E’ così che la House è scoppiata… Ascoltando il Hot Mix 5, tutte le famiglie scoprono la colonna sonora dei loro figli. La House diventa il suono dei ghetto, come una anomalia in un America povera dove l’Hip-Hop domina. Da Chicago, la House avrebbe potuto essere la musica più gettonata degli States. Solo che per fare delle Hit, occorre fare dei dischi e per commercializzarli occorrono case discografiche…
Due etichette si contendevano il mercato della House music emergente:
– Trax records
– Dj International records
Una grande fregatura: davano solo un pochettino di soldi alla consegna dei nastri e poi più niente ! Le Hit stravendevano in Inghilterra, ma gli autori non vedevano l’ombra di un centesimo. La scena a questa punto crolla. Le tensioni si fanno più vive. Certi artisti firmano con le Majors e gli altri fuggono Chicago per New York City. In poche parole, nel 1985, Chicago era la città del futuro e 5 anni più tardi era una città fantasma. Laggiù ora si parla di House come di una parentesi musicale. Intanto nel mondo intero, c’è trionfo per la House…Infatti, nel 1986 in Europa esce un disco da genio:
MARRS: “Pump up the volume”
Ed il grande pubblico scopre senza volerlo il sample…
E da allora la House invade il mondo !David Liam 37855,3581828704 #26043 |French version: [below English version…]
New York 1969, les gays s’affirment. Les premiers clubs new-yorkais émergent en masse et la simple lecture de leurs noms (souvent français) paraît magique. Il y a le “Shepheards” ou “L’Oursin” mais aussi “Le Jardin”, “12 West”, “Sanctuary”, “Hollywood”, “Limelight – Fashion Disco”, “Salvation”, “10th Floor”, “Haven”, etc… Michael Capella, Francis Grasso, Dj Guttadero et David Rodriguez sont quelques-uns des premiers djs fondamentaux. Et si la disco (la musique) n’existe pas encore, ils en inventent les bases en mixant R’n’B, Jazz et Latin music. Des exemples ? Booker T and the MC’s: “Soul Limbo”, The Supremes: “Sing”, Santana…
Ensuite il y eut un club pas comme les autres, un club qui allait tout bouleverser. Situé à l’angle de Broadway et de Bleecker Street dans le quartier de Chelsea, à New York, le “Loft” ouvrit ses portes en 1971. En vérité ce n’était pas un club mais un vrai loft, un appartement dans lequel vivait le dj et organisateur
David Mancuso.“Nous sommes tous des LOFT babies”. La fabuleuse histoire de la House music démarre ainsi, par deux cents fidèles réunis tous les week-ends au Loft. On devait avoir sa carte de membre pour y entrer et il n’était pas évident de l’obtenir. Il fallait aimer la musique aussi follement que Mancuso et (accessoirement) étre gay. Blacks, latinos et blancs tous ensemble dansant au son du meilleur Sound-System de la ville. Pour la première fois, un endroit nocturne possédait un son aussi terrassant et envoûtant, axé sur des basses si sourdes qu’elles finissent par rendre fous tous les Loft Babies. Echappant aux autorités en arguant du fait qu’il s’agissait d’une fête privée, Mancuso ne pouvait donc pas vendre de l’alcool. Ne pas être légalement un club permet à Mancuso de fermer quand bon lui semble. Les parties duraient des vingtaines d’heures et il était de bon ton d’y arriver le plus tard possible. Pas avant six heures du matin, en tout cas. David Mancuso est le premier et dernier dj culte. Il poursuivra l’aventure du Loft d’appartement en appartement, de Loft en Loft. Il connut pourtant de nombreuses difficultés avec les autorités. En 1979, grâce à ses chaussettes, il s’échappe d’un procès… Accusé d’organiser des fêtes à but lucratif (un motif comme un autre pour fermer ce lieu de débauche gay), c’est son ami Mel Cheren qui apporta le témoignage salvateur:
“Monsieur le Juge, comment voulez-vous qu’un homme qui, sans faire attention, met chaque matin des chaussettes dépareillées ait le moindre sens du business ?!!?”
Mancuso, puritain !
Et il est toujours dj aujourd’hui avec ses trois particularités: le son n’est volontairement pas fort, il ne mixe pas (se contentant de mettre les disques les uns après les autres) et ne cherche pas à faire son malin et programmer des disques que personne ne connaît. Seules l’intéressent la qualité de la musique et l’intelligence de la programmation. L’ambiance pas la technique ! En effet, il en a ras-le-bol des djs techniques, ras-le-bol de cette obsession moderne de mixer dans le tempo, car lui-même s’est passé de table mixage:
– Juste deux platines, comme dans le temps, disait-il déjà en 1983 !!!!Autre pionnier: Nicky Siano !
À 14 ans, il entre dans ses premiers clubs, à 16 ans il possède sa carte de membre au Loft et à 17 ans (en 1971), il profite de la fermeture estivale du lieu pour ouvrir le “Gallery”.
Le club obtient un succès retentissant, accueillant des artistes comme Grace Jones ou Loleatta Holloway pour leurs premiers shows.
Nicky devient en outre le premier dj reconnu par l’industrie du disque qui commence à comprendre qu’un dj peut à lui seul façonner la carrière d’un hit.Frankie Knuckles et Larry Levan…
Ils deviendont les mamelles créatrices de la House music. En 1969, Frankie Knuckles, 15 ans à peine, rencontre le tout aussi jeune Larry Levan…
En 1972, ils sont employés au Gallery par Nicky Siano. Ils découvrent ainsi leurs premières platines profitant des bons conseils de Siano.En 1972, la Disco music n’existait toujours pas, mais un son provenant de Philadelphie des deux producteurs Kenny Gamble et Leon Huff est le plus en vue. Leur maison de disques s’appelle P.I.R. (Philadelphia International Recordings) et ils inventent les Philly Sound. C’est la Disco forme première; un style symphonique, riche, somptueux aux lyrics universels. Sous l’orchestration de génie de Vince Montana Junior, tous les enregistrements de Gamble et Huff (Billy Paul, O’Jays, MFSB…) se font avec un orchestre composé des meilleures cordes de la région.
1973, l’époque est Glam, Broadway rencontre T-Rex et la Disco va s’imposer. À New York tous les djs sont à la recherche d’un disque obscur “Soul Makossa” signé d’un inconnu total Manu Dibango. Certains considèrent ce titre comme le premier morceau Disco, mais ça pourrait tout aussi bien être le “Armed and extremely dangerous” de First Choice ou (gros hit) le “Superstition” de Stevie Wonder.
1974, Miami havre climatique et porte des Etats-Unis vers Cuba est alors le point de départ d’une production Disco intensive. H.W. Casey et Richard Finch y produisent George Mc Crae “Rock you baby”, puis KC & the Sunshine Band… Le tout finira numéro un aux côtés de Barry White et de Van Mc Coy. Ce sont les premiers hits Disco.
PAROLES D’UN PIONNIER: TIM MOULTON“C’est vrai que dès ’74 on s’est mis à entendre pas mal de Disco sur les radios, mais le problème était que tous ces morceaux étaient trop courts. Pas plus de trois minutes ! À peine le temps pour les danseurs de s’y accoutumer que le titre est déjà fini. Mon rêve était alors de pouvoir mettre la main sur les bandes originales et de les mixer à ma façon, pour mon public, pour mes danseurs.”
Tim Moulton est le petit génie de la Disco. Pas moins de cinq inventions d’ordre musical à son actif: le slip-cueing, le break, le medley, le remix et le maxi. Dj au club “Sandpiper” à Fire Island (New York), Moulton avait la particularité de ne jamais mixer sur scène. Il faisait ses mix chez lui et les amenait ensuite au club. Il avouait être fasciné par les réactions des danseurs pour pouvoir mixer en même temps. Il finit alors par avoir chez lui un matériel technologique impeccable, un réel home-studio avant l’heure. Grâce à Mel Cheren, il travaille sur les bandes d’un morceau de Will Downing. Ce sera le premier remix de l’histoire de la Dance music. Suite de quoi entre ’73 et ’74 on doit bien dénombrer une centaine de disques portant la mention “A Tom Moulton mix”. L’autre invention essentielle qu’on lui doit fut une découverte due au fruit du hasard:
“J’avais fini un mix de Al Downing et il me fallait dans l’heure une copie pressée. Mais là Joe Rodriguez mon assistant m’a signalé qu’on avait plus de format 10inches en stock. Tant pis, j’ai dit à Joe de prendre un 33 tours (12inches) ça fera l’affaire. Je me souviens encore de nos tronches quand on s’est aperçu de la dynamique qu’on gagnait à séparer les sillons au maximum.” Ils venaient de découvrir le maxi 45 tours, le maxi-“Disco”. La Pop était 45 tours, la Disco sera Maxi !Bien sûr, il y a d’autres personnages, d’autres djs ou producteurs-clefs, d’autres villes que New York mais aussi toujours plus de gens attirés par la Disco… Car la Disco donne à chacun la chance de devenir une star ne serait-ce que le temps d’une nuit ! En effet, la Disco incarne dans la musique le rêve américain disponible pour tous, que vous soyez manutentionnaire à Roubaix ou secrétaire dans le Bronx.
En 1975, Neil Bogart signa sur son label “Casablanca records” le “Love to love you baby” de Donna Summer, produit par Giorgio Moroder. 17 minutes de sexe, rhytmées par la mise en avant d’un son nouveau, d’un rythme nouveau; le “Bass Drum”. Pour la première fois les synthétiseurs cadencent le tempo.
En Europe, Moroder et Cerrone écoutent les boîtes à rythmes de Kraftwerk et décident de les utiliser façon ³Dance music². La Disco se technologise.
En 1976 la Disco envahit les médias avec Village People, Gloria Gaynor, Dolly Parton, Loleatta Holloway, les Bee Gees, les Jackson, Sylvester, Sister Sledge, Thelma Houston, Candy Station, Silver Connection et explose dans le monde cette ³fièvre du samedi soir² que ce soit dans les discos et les clubs, chez les disquaires, à la radio, dans la rue, au cinéma, etc…
En ce moment, on passe d¹une réalité strictement new-yorkaise, gay, exigeante et passionnée à une vision mondiale. Dès lors, tout le monde se met à faire de la Disco ! Mais le groupe phare du moment, le groupe Disco par excellence est composé respectivement du guitariste et bassiste Nile Rodgers et Bernard Edwards autrement dit Chic !!!
Pour le meilleur et pour le pire, le Studio 54 reste le plus célèbre des clubs Disco. Situé dans des anciens studios de la télévision au 254 de la 54ème rue, l¹aventure 54 fut dirigée par deux amis de fac: Steve Rubell et Jan Schrager. Le 26 avril 1977 le 54 a le plaisir pour la première fois d¹accueillir des invités prestigieux comme Cher, Elton John, Andy Warhol, etc… Et à l¹intérieur on se laisse littéralement aller… Nicky Siano en était le résident dj. Le 54 ferme ses portes le 2 février 1980. Rubell et Schrager font de la tôle. Depuis, Steve Rubell est mort du Sida. Ian Schrager s¹est orienté dans la gestion d¹hôtels internationaux prestigieux. Il est ainsi, par exemple, propriétaire du Delano de Miami.
Mais revenons au début de l¹année 1977. Situé sur King Street en plein Greenwich Village, s¹ouvrait un nouveau club. Son dj est un personnage que l’on a déjà rencontre plus jeune: Larry Levan. Depuis il a fait du chemin. Il est devenu dj. Un vrai. Et pendant 10 ans de 1977 à 1987 il eut son lieu, sa résidence, son temple.
Le Paradise Garage ! Le club avait beau être immense, il était pourtant réservé à des membres qui avaient chacun leur carte. Mais attention ! Pas de membres VIP, on n¹était pas au Studio 54, ici on voulait des gens vrais et profonds !
Des réels amateurs de musique, de Soul, de sons, latins et africains, des gens qui dansent toute la nuit, toute la matinée, pour vibrer sur la même pulsion.SEBASTIO JR, membre du Paradise Garage depuis 1981 a dit:
“Je me rappelle ma première au Paradise Garage, je n¹oublierai jamais la boule au coeur quand on grimpait ce long corridor où l’on entendait le son vibrer de partout. Ce putain de Boom Boom étouffé et terrassant. Et là y suffisait de pousser ces battants et c’était le paradis ! Parfois je me disais que Dieu etait venu danser parmi nous ! 2000 personnes réunies pour danser, vibrer, crier, chanter… Le corps et l’âme ! C¹était si intense… Mon meilleur souvenir du Garage ? Hmmm…
Vers 1982, un soir Larry Levan à deux heures du mat’stoppe le son et prend le micro et dit:
– Mes amis thank you ! Good to have you ! Attention c’est sa première performance live ! Dès lundi vous l¹entendrez sur WBLS, C’mon dance and sing to the sound of Madonna ! C’était Madonna… Son tout premier show !”BEVIS HILLIER, membre du Paradise Garage depuis 1978 a dit:
“Le week-end de la mort de Marvin Gaye en 1983 tout le monde ne parlait que de ça… Immaginez le choc ! Marvin assassiné par son père. Larry a attendu jusqu’au petit matin… Il n’y avait presque plus personne et à 9H du mat, Larry a mixé une heure magique de Marvin Gaye et tous ensemble on a dansé, chanté et pleuré.”JOSH CURRY, membre du Paradise Garage depuis 1977 a dit:
“En Å’81 il nous jouait pour la première fois une de ses plus belles productions, car Larry était aussi un putain de producteur, vous savez ! Et au break du morceau intitulé Heartbreak de Taana Gardner il y a cette rythmique qui imite un battement du coeur et Larry l’a mixé avec un vrai battement du coeur. Les Lights rouges étaient de plus en plus puissants à chaque battement. Et il a ralenti le disque, a stoppé le heart beat et ce fut un silence mort.”VICKY WELSH, membre du Paradise Garage depuis 1984 a dit:
“Larry était un drôle de type vous savez. Une fois, la soirée était déjà entamée et Larry de sa cabine dj avait remarqué que les boules à facettes n¹étaient pas propres… Je vous jure… Il est descendu de sa cabine, a pris une échelle et est allé lui-même nettoyer les boules ! Le disque s¹est arrêté, la foule ne disait rien en le regardant. Ensuite il a remis un disque et les gens sont devenus fous !”NICK MUSTO, membre du Paradise Garage depuis 1981 a dit:
“Et quand la soirée était finie et que tout le monde rentrait… Et ben vous savez quoi ? Larry restait dormir au Paradise Garage ! Vous imaginez ? Il dormait là -bas ! Ce club c¹était toute sa vie.”JOE HARDIGGAN, membre du Paradise Garage depuis 1977 a dit:
“Larry nous racontait une histoire”LE TITULAIRE de VINYLMANIA, record shop à quelques mètres du “Paradise”:
“J’ai ouvert le magasin avec ma femme en 1978. Au début on ne vendait que les Stones et les Beatles. Puis au fil des semaines, je voyais débarquer le dimanche matin des allumés qui me demandaient des disques de Larry. Larry par-ci, Larry par-là , mais c¹est qui ce Larry ? Je veux dire… Je savais tout question musique… Une fois que j’ai compris, j’ai employé des vendeurs qui allaient eux-mêmes au Paradise; Judy Russel et Manny Lehman. Vous auriez du voir ces fameux dimanches. Il y avait 30, 40 personnes qui faisaient la queue. Et dès l’ouverture, Manny posait sur les platines les tubes que Larry venait de jouer… Les disques partaient comme des petits pains. On en vendait 60 du même morceau en une heure !”Un jour tous les membre du Paradise Garage ont reçu cette lettre:
“Il arrive dans nos vies que quelque chose de magnifique s¹éteigne. Cela nous rend triste, car on ne peut plus la voir et la sentir près de nous. Pour autant nous devons garder cette flamme dans notre coeur; il n’y a rien à regretter.”
C¹était la fin du Paradise Garage, le 25 septembre 1987.Loin d’être aussi connu que le Paradise Garage, le Fun House à Manhattan (26th Street) est pourtant essentiel. C’est un club d¹un natif du Bronx; John Jellybean Benitez et sa bande de Latin rascals; Arthur Baker et John Robie, les inventeurs du son électro. La clientèle est essentiellement latino et italo. Ce sont des banlieusards du Queen ou de Brooklyn. Les fans du Paradise Garage les traitent de B&T (Bridges & Tunnels). Jellybean Benitez a quitté le club en juin 1984. Son tout jeune remplaçant est une future star; “Little”Louie Vega des Masters at Work. Le Fun House ferme ses portes fin 1984.
C’est à ce moment précis qu’intervient Chicago, la 3ème ville des Etats-Unis avec un ghetto noir de 1,5 millions d’âmes. C’est ici que se joue le noeud de l’histoire. C’est ici qu’est née la House music.
Les histoires se recoupent et celle de Chicago a un rapport direct avec Larry Levan et le Paradise Garage. En effet, juste après l’ouverture du Paradise, un promoteur de Chicago qui venait d’ouvrir son club le “Warehouse” est venu débaucher Larry Levan. Sauf que celui-ci ne voulait bouger pour rien au monde de sa maison le Paradise Garage. Alors, c’est son pote Frankie Knuckles qui est parti pour Chicago. The Warehouse connut un succès fulgurant. La ville n’avait jamais vu un club pareil et Knuckles y apparut comme un sorcier, un magicien avec toute la science du dj qu’il avait apprise à New York. Au Warehouse autour de Frankie Knuckles on retrouve toute la communauté black homo chicagoenne, jusque là frustrée d’une ville coinçée. Et puis, c’est l’explosion Disco et les amoureux de la musique trouvent enfin un lieu digne de leur passion.
Musicalement, Frankie Knuckles était porté sur le Philly Sound. Il a toujours eu un côté chic et précieux qu’on entend d’ailleurs dans ses productions.
Mais quand la Disco Sucks est tombée sur les States, la production s’est effondrée. Le tempo s’est radouci et le son est devenu plus Funk. Par contre à Chicago les kids ne voulaient pas d’une musique plus cool. Alors Knuckles a dû se mettre à “tricher”, à remixer les morceaux, à rallonger les ponts, les breaks. Un après-midi de 1981, Frankie Knuckles se promenant dans les rues de Chicago tombe sur la devanture d’un bar où il est écrit “Ici on joue de la House music”. Il se demande qu’est-ce que la House music et les gens lui répondent:
“Mais Frankie, c’est la musique que tu joues au Warehouse !”
Sauf qu’en 1981, Knuckles ne jouait que de la Disco… La House music n’existait pas qu’elle avait déjà un nom ! Et, dans les magasins de disques on tamponnent déjà les disques d’un nouveau sceau: “House”. Ce mot venait aussi utilisé pour abréger le nom du club “Warehouse”. Et puis bien sûr, la House, c’est surtout la musique que l’on fait à la maison. Il faut dire que ça ne coûte pas cher. Mel Cheren de West End Records raconte souvent que la House n’est que de la Disco “on the budget” (sans le sou). Plus besoin d’orchestre, il suffit d’avoir ces deux machines:
– Roland 303 (génératrice de basses)
– Roland 909 (génératrice de rythmes)
C’est ainsi que sont nés les “tracks”; les morceaux sans structure pop, mais avec un rythme et un groove prépondérant, comme ce qu’on entendait au Warehouse.En 1983, Knuckles se brouille avec le Warehouse. Bref, il part pour ouvrir un nouveau club, le “Power Plant”. Les patrons du Warehouse se trouvent désemparés. Il fallait trouver un nouveau Frankie Knuckles ! Ils sont alors allés chercher un gars de Californie, Ron Hardy et eux aussi ont ouvert un nouveau club, le “Music Box”. Ron Hardy est un nouveau mythe de l’histoire de la House music. Il pousse l’art du mix plus loin qu’un Levan, perfectionnant l’aspect technique et se permet tout: jouer trois ou quatre fois le même morceau en une heure ou faire durer le même disque une demie-heure non-stop ! La communion avec le public est totale. Si au Power Plant Knuckles poursuit la lignée garage du Warehouse et accentue l’aspect black et gay militant, le Music Box de Ron Hardy est, lui, bien plus sulfureux, plus ghetto aussi. On y pousse le volume sonore au-delà de toutes limites. Ron Hardy et Frankie Knuckles rencontrent alors chacun une foule de fidèles qui, une fois sortis du club, rentrent chez eux et sur ces fameuses machines Roland créent des tracks dans l’unique but que les djs les jouent.
Jamie Principle est probablement le tout premier producteur du genre. Fan de Depeche Mode, David Bowie et Prince, il écrit deux morceaux phares, conçus en 1983:
– Your love
– Waiting for my angel
Si l’on sait que Marshall Jefferson, autre pionnier (mémorable, son “Move your body”), faisait des morceaux pour Ron Hardy, on peut dire que dès lors l’intéraction entre cette musique et les clubs est totale.Officiellement, le premier titre de House à être sorti en vinyl est le “On & On” de Jesse Saunders, en 1984. Un hit mineur, qui a permis à Jesse Saunders de se faire un joli paquet de poignon qu’il a vité dilapidé en excès divers. On a souvent accusé Jesse Saunders d’être plus motivé par les femmes que par la musique !
Et ensuite, les classiques de Chicago furent légion:
– Lil Louis: “French Kiss”
– Steve “Silk” Hurley: “Jack your body”
– Joe Smooth: “Promised land”Chicago is House ! Le North Side était le territoire de Ron Hardy (dj qui mourut tragiquement), le West Side était la zone d’influence de Lil’Louis et le South Side était le secteur réservé à Jessie Saunders.
Pour une fois une nouvelle musique possédait un média: un show radio and What A Show: “Hot Mix 5”, animé entre autres par Farley Jackmaster Funk et Ralphi Rosario. Deux heures de mix à l’heure du déjeûner ! C’est ainsi que la House a pu prendre son essor… En écoutant le Hot Mix 5, c’est toutes les familles qui en journée découvrent la bande-son nocturne de leurs enfants. La House devient le son des ghettos, comme une anomalie dans une Amérique pauvre où le Hip-Hop prédomine. Depuis Chicago, la House aurait pu cartonner dans tous les Etats-Unis. Sauf que pour faire des tubes, il faut faire des disques et pour les commercialiser il faut des maisons de disques…
Deux labels se sont partagés le marché de la House émergeante:
– Trax records
– Dj International records
Une grosse arnaque: ils filaient un peu d’oseille à la livraison des bandes et puis après RIEN ! Les tubes cartonnaient en Angleterre, mais les auteurs ne voyaient pas l’ombre d’un centime. La scène alors s’écroule. Les tensions se font plus vives. C’est la débandade. Certains artistes signent chez des majors et les autres fuient Chicago pour New York City. En gros, en 1985, Chicago est la ville du futur et 5 ans plus tard c’est une ville fantôme. Là -bas on raconte que la House ne fut qu’une parenthèse. Reste le monde entier qui fera un triomphe à la House.Pendant ce temps en Europe, un disque de génie sort en 1986:
MARRS: “Pump up the volume”
Le grand public découvre sans le vouloir le sample…Et dès lors la House envahit le monde !!!
#26044 |English version
New York 1969, gays assert itselves. The first clubs in New York grow up and magic is simply to say their names (often with French accent). There are “Shepheards” or “L’Oursin” but also “Le Jardin”, “12 West”, “Sanctuary”, “Hollywood”, “Limelight – Fashion Disco”, “Salvation”, “10th Floor”, “Haven”, etc… Michael Capella, Francis Grasso, Dj Guttadero and David Rodriguez are any of the fundamental djs of this period. Disco (the music) was not a style of music, but these guys invent the bases mixing tracks of R’n’B, Jazz et Latin music. Exemples ? Booker T and the MC’s: “Soul Limbo”, The Supremes: “Sing”, Santana…
Then a new club not like the others opens, a club that will break all. Near Broadway eand Bleecker Street in a place of Chelsea, in New York, the “Loft” opens in 1971. This was not a club but a real loft, a home where lived dj + organiser David Mancuso.
We all are LOFT babies”.
The fabulous story of House music begins like this, with 200 people united all week-ends at Loft.
You need the card to enter.
To have it it was not easy.
You must love the music like Mancuso does and it is better that you are gay, too.
Blacks, latinos and whites all united with the best Sound-System in town.
For the first time, a place had a Sound-system with dull basses…
So much that the Loft Babies went crazy !!
Passing out of the Authority, because of private parties, Mancuso cannot sell any alcool drinks.
Being not a real club, Mancuso can close when he wants.
It’s why all the people come at late night, not before 6 A.M.
During years, he will continue the Loft experience from Loft to Loft, from homes to homes.Another pioneer: Nicky Siano !
14 years old, he went to clubs.
16 years old he is member at Loft.
17 years old (in 1971), during the summer-closing of the Loft, he opens the “Gallery”.
This club has immediately a big success.
And has guests like Grace Jones or Loleatta Holloway for their first shows.
Nicky was the first dj that was recognized by the record industry.Frankie Knuckles and Larry Levan…
They will be the creators of House music.
In 1969, Frankie Knuckles, 15 years old, meets the young Larry Levan…
In 1972, they work together at the Gallery thanks to Nicky Siano.
They discover there their first turntables and follow the good advices of Mr Siano.In 1972, Disco music did not exist musically, but a new sound from Philadelphia of two producers Kenny Gamble and Leon Huff is very appreciated. Their record label is called P.I.R. (Philadelphia International Recordings) and they invent the famous Philly Sound. This is Disco first form; a symphonic and rich style with universal lyrics. With the master Vince Montana Junior, all the recordings of Gamble and Huff (Billy Paul, O’Jays, MFSB…) are really great !
1973, this time is Glam, Broadway meets T-Rex and Disco explodes. In New York all the djs are looking for a record called “Soul Makossa” signed by an unknown Manu Dibango. There’s who says that this was the first Disco-track, but the first one could be also “Armed and extremely dangerous” of First Choice or (big hit) “Superstition” of Stevie Wonder.
1974, Miami between USA and Cuba is the beginning of intensive Disco-music production. H.W. Casey and Richard Finch produce George Mc Crae “Rock you baby”, then KC & the Sunshine Band… All the stuff n°1 near Barry White and Van Mc Coy. These were the first Disco-Hits.
 WORDS OF A PIONEER: TIM MOULTON“It was true that from ’74 Disco was on radios, but the problem was that all these tracks were too short. Only 3 minutes ! My dream was to re-mix these tracks for my people and my dancers.”
Tim Moulton is the little Genius of Disco. He has invented 5 things for the music: the slip-cueing, the break, the medley, the remix and the maxi-single. Dj at club “Sandpiper” in Fire Island (New York), Moulton has the particularity to not do the mix live. He did their mix at home and then played them in the club. He said he loved the reactions of people, it’s why he can’t do the mix and see the reaction of people at the same time.In 1975, Neil Bogart signed on his “Casablanca records” “Love to love you baby” of Donna Summer, produced by Giorgio Moroder. 17 minutes of sex, with a new rhythm brought by the “Bass Drum”.
In Europe, Moroder and Cerrone listen to the Rhythm-Machines of Kraftwerk and decide to use them for ³Dance music². Disco becomes technological.
In 1976 Disco is everywhere with Village People, Gloria Gaynor, Dolly Parton, Loleatta Holloway, Bee Gees, The Jacksons, Sylvester, Sister Sledge, Thelma Houston, Candy Station, Silver Connection and in the world explode the ³Saturday night fever² in discos, clubs, record shops, radios, tvs, in the streets, at the cinemas, etc…
In this period, we pass from a little New-Yorkese reality of gays and passioned people to a worldwide vision of Disco ! The most important Disco-group of this period is certainly the one of Nile Rodgers and Bernard Edwards, owners of Chic !!!
For the best and the baddest, Studio 54 remains the most famous Disco-club.
It takes place in the old tv studios at 254 of 54 Avenue.
The adventure of 54 began from two University friends: Steve Rubell and Jan Schrager.
April 26, 1977 the 54 has had as guests, glamourous people like Cher, Elton John, Andy Warhol, etc…
Inside people were REALLY crazy ! Nicky Siano was the resident dj. The 54 closed February 2, 1980. Now we know that Steve Rubell is dead (AIDS ?) and Ian Schrager is owner of international Hotels like Delano in Miami.But recoming in 1977 and taking place at King Street in Greenwich Village, a new club opened. Its dj was Larry Levan.
During 10 years, from 1977 to 1987 this guy has had his place, residency and temple.
The Paradise Garage !
The club was enormous but there were member-cards but warning !
No VIP, because we were not at Studio 54…
Here they wanted only true and deep people.
People that love the music; Soul, sounds, latins and afros, people that dance all the night, all the morning, people that feel the vibration !Paradise Garage members:
SEBASTIO JR, member from 1981
BEVIS HILLIER, member from 1978
JOSH CURRY, member from 1977
VICKY WELSH, member from 1984
NICK MUSTO, member from 1981
JOE HARDIGGAN, member from 1977One day the members of Paradise Garage received this letter:
“It happens in our lifes that something magnificent blows out. This makes us unhappy, because we cannot see it and feel it near us. We must keep this flame in our heart; do not have regrets.”
It was the end of the Paradise Garage, September 25, 1987.Not as known as the Paradise Garage, the Fun House in Manhattan (26th Street) was an essential club, too. This was a club from a Bronx’native, called John Jellybean Benitez and his gang of Latin rascals; Arthur Baker and John Robie, the creators of electro-sound. People there was only latino and italo. Jellybean Benitez left the club in June 1984. The guy that takes his place was a future star; “Little”Louie Vega of Masters at Work. Fun House closed at the end of 1984.
At this moment comes Chicago, 3rd city of the United States with a black ghetto of 1,5 millions people. It’s there where the History begins. It’s where House music was born.
The History of Chicago has a story with Larry Levan and Paradise Garage. Just after Paradise Garage’s opening, a promoter of Chicago that has opened a club called the “Warehouse” was in New York to convince Larry Levan to play in his club. But Larry didn’t want to go out of his “house”; the Paradise. So, it’s why his friend Frankie Knuckles decided to go to Chicago. The Warehouse had un incredible success. The city had never seen un club like this and Knuckles looked like a sorcerer, a magician with all the dj science he has learned in New York. At Warehouse club, near Frankie there was all the Black Homo Community of Chicago.
Musically Frankie Knuckles was Philly Sound orientated. He has always had a chic and precious way to do the things, also appreciated when you listen to his productions.
But when the Disco Sucks was fallen on the States, the production went down. Tempo was slower and the sound was more Funk. But in Chicago, the kids didn’t want cooler music. It’s why Frankie began to remix the tracks. And in an afternoon in 1981, Frankie Knuckles walking in the streets of Chicago he saw an ad near a Bar where was written: “Here we play House music”. He asked people about what’s this kind of music and they answered him:
– But Frankie… It’s the music you play at Warehouse !
Important is to say that in 1981, Knuckles played only Disco… House music didn’t exist but the name already did !
And, in the record shops they have created new “House” stamps for some new records. “House” was the word used also to say the name of the club, the Warehouse. And then House was, above all, music created at home without Charges. Mel Cheren from West End Records describes House like Disco with low budget.We need only these two machines to do the music:
– Roland 303 (for basses)
– Roland 909 (for rhythms)
It was like this that House tracks was created… No musical structure, but blast rhythm and groove… Like at the Warehouse !In 1983, Knuckles was disappointed with the Warehouse’s property and started a new club called “Power Plant”. The boss of Warehouse was crippled. He must find a new Frankie Knuckles ! He found a guy from California, Ron Hardy and he opened a new club called “Music Box”. Ron Hardy is a very good dj, technically perfect. Frankie Knuckles and Ron Hardy had a lot of supporters that were the creators of the new tracks played by the djs.
Jamie Principle was one of the first “home” producers. Fan of Depeche Mode, David Bowie and Prince, he has written legendary House tracks in 1983, like:
– Your love
– Waiting for my angel
If we know that Marshall Jefferson, other pioneer (incredible his “Move your Body”), did the tracks for Ron Hardy, we can say that House music and clubbing was only one thing !Officially, the first House track printed in vinyl is “On & On” of Jesse Saunders, in 1984.
Then come the first classics:
– Lil Louis: “French Kiss”
– Steve “Silk” Hurley: “Jack your body”
– Joe Smooth: “Promised land”Chicago is House ! North Side was Ron Hardy’s Country, West Side was Lil’Louis’zone and South Side was reserved to Jesse Saunders.
For the first time a new music has has a media to promote it ! A radio show and what a show ! “Hot Mix 5” with guys like Farley Jackmaster Funk and Ralphi Rosario. Two hours of mix per day during lunch. House music was the Soundtrack of the poor America where normally Hip-Hop is the most played. From Chicago, House music was the style of music that could explode in the rest of The USA, but… For doing this, we must do Hits and for commercializing them, we need record labels…
Two record labels were leaders in this period:
– Trax records
– Dj International records
But bad ones, because they gave a little bit of money when they received the original tracks, then nothing ! The Hits sell a lot in the UK, but the Authors didn’t take any money. It’s why the sene went down. Some artists signed with Majors, then other ones quit Chicago for New York City.In 1985, Chicago was the city of the future for the music and 5 years after it’s a ghost-city. The Chicagoer says now that House music was only a parenthesis.
In the same time, in the rest of the world… It’s a House success !!!
For example, in 1986 in Europe MARRS comes out with “Pump up the volume” and the track becomes a worldwide BIG House Hit… The masses discover the sample and from this track House music invades the world !!!
Some things are taken from the French book “Le Chant de La Machine”
David Liam37855,3629398148
#26045 |That was such a great and interesting read.
Thanks heaps David!!!
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